Comunicato n. 4: Rinegoziazione del debito con il DL liquidità

Le PMI sono alla ricerca delle opportunità più immediate per implementare a scopo precauzionale il loro funding a medio/lungo termine.
L’occasione da sfruttare in questo frangente per le aziende più deboli è legata alla novità già introdotta dal Cura Italia e confermata dal decreto liquidità di poter garantire all’80% le operazioni di rinegoziazione del debito.
Un finanziamento di 100, a breve o a medio/lungo, senza garanzie per la banca, può essere chiuso e sostituito con un finanziamento a medio/lungo molto più elevato, del 10% in più, quindi 110, garantito all’80% dallo Stato.
La banca riduce il suo rischio del 88% che scende a 22% e l’impresa ottiene liquidità aggiuntiva di 10 da rimborsare in un arco temporale più lungo.
La rinegoziazione del debito con erogazione di un finanziamento di maggiore importo e più lunga durata garantito all’80% dallo Stato, può trovare diverse applicazioni: sostituzione di finanziamenti chirografari che non avevano la garanzia del Fondo MCC; finanziamenti a breve revolving tipo anticipo flussi; linee di anticipo ordini; linee finimport; scoperti di conto corrente con significativo utilizzo.
Diventa ancor più essenziale per l’impresa, farsi assistere da un professionista qualificato al fine di presidiare al meglio il rapporto, così da assicurarsi che le opportunità di rinegoziazione che scaturiscono dal DL 23/2020 siano equamente sfruttate e suddivise tra ente finanziatore ed impresa finanziata.