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Reverse charge (doppia registrazione) anche se c’è partita iva italiana del fornitore intra-Ue

Anche se un fornitore INTRA-UE è stato identificato in Italia ed ha partita iva italiana (direttamente o tramite suo rappresentante fiscale) la fattura è soggetta a Reverse Charge (doppia registrazione). Vanno distinti 2 casi: 1) i beni partono dallo stato Ue = fattura con reverse charge art. 38 D.L. 331/93 + compilazione Intrastat; 2) i beni sono già in Italia = doppia registrazione fattura del fornitore art. 17 c.2 Dpr 633/72 senza compilare Intra. In entrambi i casi il documento rilevante ai fini Iva è la fattura del fornitore Ue con la sua partita iva Ue; non vale la partita Iva italiana.